Title / Titolo: Viaggio su territori altrui. Le Corbusier a New York, Reyner Banham a Los Angeles
Author / Autore: Andrea Vergano
Subject / Soggetto: Architecture / Architettura
Year / Anno: 2018
Language / Lingua: Italian / Italiano
Pages / Pagine: 84
Size / Formato: 15×21 cm
Binding / Rilegatura: Paperback / Brossura
ISBN: 9788895459301
Price / Prezzo: 15,00 €
This essay navigates through the pages of two architectural classics: “When the Cathedrals Were White: A Journey to the Country of Timid People” by Le Corbusier (1937) and “Los Angeles: The Architecture of Four Ecologies” by Reyner Banham (1971). Through the lens of European culture, the texts of Le Corbusier and Banham relate to the modernity of New York and Los Angeles, each in different times and with different attitudes. New York in the 1930s represents hypertrophic modernity, captured at the peak of its development. Los Angeles in the 1960s represents radical modernity, captured just before dissolving into the pop ambiguities of postmodernity. The 20th-century American city constitutes a privileged vantage point: a temporal space where modernity, long theorized by European culture, actually took place. In a hypothetical long-distance dialogue, the pages of Le Corbusier and Banham present two contrasting images of modernity which, even today, synthesize the idea of concentration and dispersion in the Western city.
Questo saggio si muove tra le pagine di due classici dell’architettura: Quando le cattedrali erano bianche. Viaggio nel paese dei timidi di Le Corbusier (1937) e Los Angeles. L’architettura di quattro ecologie di Reyner Banham (1971). Attraverso il filtro della cultura europea, i testi di Le Corbusier e Banham si relazionano, in tempi diversi e con atteggiamenti differenti, con la modernità di New York e Los Angeles. Una modernità ipertrofica nella New York degli anni ’30, colta nel momento del suo massimo sviluppo. Una modernità radicale nella Los Angeles degli anni ’60, colta un attimo prima di disfarsi nelle ambiguità pop della postmodernità. La città americana del XX secolo costituisce un punto di osservazione privilegiato: uno spazio di tempo in cui la modernità, lungamente teorizzata dalla cultura europea, ha effettivamente avuto luogo. In un ipotetico dialogo a distanza le pagine di Le Corbusier e quelle di Banham restituiscono due immagini di modernità contrapposte che, ancora oggi, a distanza di anni, sintetizzano l’idea di concentrazione e dispersione della città occidentale.